cibi fermentatiIl nostro corpo è un insieme armonico di diverse parti che comunicano tra loro e si scambiano istruzioni e messaggi. Esso è composto dalle nostre cellule, ma accoglie anche una grande quantità di cellule ospiti e amiche: la flora batterica che permette ai nostri organi di funzionare in modo corretto.

In particolare l’intestino collabora strettamente e in modo funzionale con questi microrganismi.

L’intestino comprende oltre cinquecento milioni di cellule neuronali, molto simili a quelle del cervello, concatenate tra loro e distribuite per gli oltre nove metri della sua lunghezza, ma è grazie alla flora batterica che questo organo è in grado di inviare messaggi mirati a tutto l’organismo, stimolando o inibendo ad esempio la secrezione ormonale, come un vero e proprio direttore d’orchestra[1].

Sappiamo che il cervello ha un ruolo fondamentale nella secrezione ormonale che regola tutti i processi nel nostro corpo, e in particolare quelli legati alla riproduzione. I nostri pensieri e le nostre emozioni portano il cervello a mandare messaggi specifici in tutto il corpo, incluso l’intestino, ma è anche vero il contrario. L’intestino può mandare dei messaggi specifici al cervello e al resto dell’organismo, influenzando i nostri pensieri e le nostre emozioni, e ciò grazie alla flora batterica.

La qualità di questa flora è quindi fondamentale per la nostra salute, e la buona notizia è che possiamo agire in modo concreto per migliorarla. Come? Prima di tutto evitando le sostanze che la attaccano: antibiotici, zucchero raffinato, pillola anticoncezionale, residui di pesticidi ecc. Ma anche integrando l’alimentazione con cibi probiotici che si possono preparare a casa in tutta sicurezza: è possibile preparare, tra gli altri, bibite frizzanti, cereali, legumi e verdure fermentati, molto gustosi. Carlo Nesler, specialista di fermentazioni tradizionali e casalinghe, insegna a riappropriarsi di questo sapere antico, tuttora integrato nelle culture gastronomiche di molti paesi.

Ma quali sono i vantaggi specifici di un’alimentazione probiotica per la salute ginecologica?

L’equilibrio ormonale è fondamentale per la donna, sia nelle sue fluttuazioni durante tutto il ciclo, che quando si stabilizza in menopausa. Una flora intestinale sana aiuta il cervello e l’intestino a comunicare tra loro in modo efficace, ma anche con le ghiandole, come i surreni e le ovaie[2]. Le ovaie in particolare producono, durante tutto il ciclo mestruale, estrogeni e progesterone in proporzioni variabili. Il disequilibrio estrogeni/progesterone può portare a diversi disturbi, come ciclo irregolare, flusso troppo abbondante e/o doloroso, sindrome premestruale e infertilità[3]. Una flora batterica intestinale ricca e forte è fondamentale per mantenere tale equilibrio.

Klimt madreMa anche la flora vaginale, fondamentale per la salute dell’apparato riproduttivo femminile, è strettamente collegata alla flora intestinale. La salute di queste popolazioni batteriche è essenziale, ad esempio, per evitare micosi e cistiti[4], che a lungo termine vengono combattute in modo più efficace aiutando i batteri buoni con i cibi fermentati, piuttosto che ammazzando tutti i batteri, sia buoni che cattivi, con gli antibiotici.

Questi microbi non avranno un’influenza sul nascituro? Certo, infatti i primi batteri buoni che andranno a formare la flora intestinale del bambino provengono proprio dalla flora vaginale della madre, che lascia un imprinting per tutta la vita sul suo sistema immunitario[5]. Durante la gestazione l’alimentazione probiotica favorisce quindi una salute ottimale anche al figlio, che ne riceverà il massimo beneficio con la nascita per via naturale.

Ma la teoria non serve se non è applicata. Se desiderate imparare concretamente ad autoprodurre in tutta sicurezza e autonomia cibi probiotici, potete cercare un corso sul gruppo facebook “Cibi fermentati”, o partecipare al Percorso online La Mandorla, dove vedremo alcune basi per cominicare!
Nei prossimi articoli approfondiremo l’importanza della flora intestinale e dei cibi fermentati per un benessere pelvico, vaginale e vulvare. Per essere informata/o, iscriviti alla lettera mensile.

 

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[1] Sottolineato dal dott. Peter Konturek del Dipartimento di Medicina del Teaching Hospital of the University Jena, in Germania, autore, con alcuni collaboratori, di un articolo sul tema pubblicato sul “Journal of physiology and pharmacology” (2011, 62, 6, 591-599, Stress and the gut: Pathophysiology, clinical consequences, diagnostic approach and treatment options).

[2] Informazione tratta da una spiegazione del professor Pietro Cortelli dell’Irccs, Istituto di scienze neurologiche, Dipartimento di scienze biomediche e neuromotorie dell’Università di Bologna-Ospedale Bellaria.

[3] cfr. Lara Briden, Period Repair Manual, Natural treatment for better hormones and better periods, 2015

[4] cfr. Alessandra Graziottin, Ecosistema gastrointestinale e salute della donna, 2008

[5] cfr. Julie Hughes, Birth Institute, Microbiome- Creating a Healthy Environment for the Baby and Beyond, 2015

 

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