mestruazioni 3 Mi ricordo il mio sgomento, in India, quando mi sono imbattuta nel tema mestruazioni. La lunga lista di proibizioni da seguire alla lettera in quei giorni di ciclo sembrava, per la mia educazione di donna occidentale moderna, uscire da una visione medioevale della donna e del mondo, nel quale la presunta impurità del sangue mestruale ci impediva di cucinare o svolgere altre funzioni della vita quotidiana.

Ma questo è stato solo il primo impatto. Dopo poco un’altra prospettiva si è presentata impellente: le donne, che fossero figlie, madri, mogli, passavano tutto il mese ad occuparsi della casa, del cibo, del benessere della famiglia. Si trovavano nella stessa situazione le studentesse, le casalinghe e le lavoratrici. E l’unico momento che avevano per loro stesse, nel quale erano più libere dalle incombenze pratiche, erano quei pochi giorni di mestruazioni: allora erano gli altri, spesso gli uomini, a cucinare, a lavare, e ad occuparsi dei vari riti. La donna poteva allora prendersi un meritato riposo.

E mi sono chiesta quindi, perché nel mio paese questo non ci è concesso? Siamo bombardate dalle pubblicità che ci dicono : “Prendi la pasticca X e sembreranno giornate normali”, o “con l’assorbente Y nessuno noterà che sei in quei giorni”. Ma perché dovrebbero essere giornate come le altre, nelle quali corriamo a destra e a sinistra e dobbiamo essere produttive al 200%, come al solito?

yoga fertilitàTra vita professionale e personale, spesso il tempo per occuparci di noi stesse ci manca. Occuparci di noi stesse nel senso di prenderci il tempo di fare le cose con calma, od ascoltare il nostro corpo piuttosto che chiedergli di ubbidire. E potrebbe essere che la nostra parte mestruata ci chieda un giusto riconoscimento.

E come ce lo chiede? Con un richiamo a rallentare, magari con qualche doloretto. E invece di prendere una pasticca, se ascoltassimo di cosa ci parla questo dolore? Da dove viene e come alleviarlo? Comunica con noi anche tramite la sindrome pre-mestruale, durante la quale, ciclicamente, le piccole e le grandi insoddisfazioni riemergono, per essere viste ed affrontate.

E lì si trova la ricchezza del nostro ciclo mestruale: questa ciclicità ci permette appunto di trovare ritmi e spazi diversi durante il mese, con settimane più attive e produttive ed altre di introspezione e riposo. Prendendo questi momenti per noi vivremo meglio tutto il mese. E chi ci sta intorno potrebbe imparare dal rispetto che abbiamo per noi stesse, il nostro corpo e le nostre necessità.

E se una donna sta bene, senza dubbio anche la sua famiglia sta meglio, e apprezzerà ancora di più di ritrovarla serena e carica di energia dopo i momenti che ha preso per sé, senza sensi di colpa. E il tempo “preso” al lavoro sarà ampiamente compensato da maggiore energia e creatività tutto il mese a venire.

Con l’augurio di trovare il vostro ritmo, e vivere la vostra ciclicità serenamente!

Cecilia Gautier, Consulente in gestione naturale della fertilità

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